Il taglio dei diamanti è uno degli aspetti più importanti per determinare il valore di un pietra preziosa in quanto va ad influire sulla brillantezza ed è anche uno degli aspetti più complessi da analizzare.

Quando si parla del taglio di un diamante ci si riferisce all’insieme delle faccette sulla superficie ricavate dalla lavorazione di un diamante grezzo. Questa operazione richiede una grande conoscenza dei diamanti e una grande maestria.

Il taglio più comune è quello brillante, talmente comune che questo termine viene erroneamente utilizzato come sinonimo per diamante.

Come si riconosce la qualit? di un taglio?
La qualit? di un taglio, o fattura, si determina in base alle proporzioni e alla finitura.

Per quanto riguarda le proporzioni queste “regolano” il comportamento della luce nel momento in cui attraversa il diamante andando ad influenzare la brillantezza, dispersione e scintillio (o splendore)

Le proporzioni del taglio ideale sono state scoperte da Tolkowsky nel 1919 e ancora oggi vengono utilizzate per ottenere un taglio perfetto.

Nel suo trattato (Diamond Design) Tolkowsky sviluppa un modello matematico per quanto riguarda il comportamento della luce in un diamante a taglio brillante rotondo.

Secondo tale modello per capire se il diamante possiede le proporzioni ideali il primo passo è la misurazione del diametro della cintura. Una volta effettuato questo passaggio un taglio si può definire ideale se:

lo spessore della cintura varia tra il 2 e il 5% del diametro della stessa
il padiglione deve avere una profondit? pari al 40-44% rispetto al diametro
l’angolo della corona deve essere compreso tra 25° e 35°
la percentuale di tavola deve essere compresa tra il 50 ed il 60% del diametro della cintura
Altra forma di taglio particolarmente pregiata per quanto riguarda i diamanti brillanti rotondi è il Leo cut, ideato da Leonard Schachter, il quale presenta 66 faccette anziché 58 garantendo così il massimo della lucentezza. (www.leocut.com)

Per quanto riguarda invece la finitura questa è il risultato della combinazione di due fattori, la politura e la simmetria.

La politura indica lo stato della superficie del diamante ossia l’eventuale presenza, o meno, di graffi, abrasioni, incavature ecc.

Con il termine simmetria ci si riferisce invece all’analisi?delle faccette e degli angoli di un diamante e si divide in 4 livelli: Poor, Good, Very good e Excellent.La qualit? delle simmetria si determina in base al rapporto esistente tra tavola, apice, faccette e cintura.

Quali sono le varie tipologie di taglio di un diamante?
Come detto in precedenza il taglio più conosciuto e diffuso per un diamante è il brillante rotondo, tuttavia esistono numerose altre tipologie di taglio. Vediamo quali sono le più importanti:

Taglio a goccia Taglio marquise Taglio ovale
taglio a goccia taglio marquise taglio ovale
Taglio barion Taglio radiant Taglio radiant 2
taglio barion taglio radiant taglio radiant 2
Taglio baguette Taglio tapared
taglio baguette taglio tapared